Associazione Circolo della Cultura del Bello - Sacile - (Pordenone)

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SALA

degli IMPERATORI


Testo ra delle prof.sse Anna Maria Coan e Liviana Covre, foto di Silvio Vicenz

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Premesse


Eletto da poco Re di Polonia, alla morte del fratello Carlo IX, grazie all’appoggio della madre Caterina de’ Medici, Enrico III di Valois parte segretamente da Cracovia per giungere a Parigi, ove assume la corona di Francia.

Nella sua fuga passa attraverso l’Austria e giunge a Vienna, viene ricevuto dall’Imperatore che lo festeggia e lo onora. Continuando il suo percorso raggiunge Pontebba dove è accolto da quattro ambasciatori di Venezia, da Alfonso d’Este, duca di Ferrara, da Ludovico Gonzaga, duca di Nevers e a mano a  mano che percorre il suolo italiano altri nobili si accodano al suo seguito per accompagnarlo e ossequiarlo.

Giunto a Sacile è ricevuto a Palazzo dai Ragazzoni, accolto con  festeggiamenti che durano quasi ininterrottamente per due giorni.   Enrico III,  grato per l’ospitalità ricevuta, concede alla famiglia Ragazzoni  il privilegio di aggiungere due gigli di Francia al loro stemma.


EPISODIO 3:
Iacomo Ragazzoni riceve le insegne onorifiche dal Re di Francia Enrico III.

In primo piano c’è una scalinata, poi una pavimentazione ben costruita. Sulla pavimentazione, tra colonne corinzie, è collocato il trono; una serie di architravi, fregi e cornici molto pesanti sovrastano la scena.

In lontananza si vede un vigneto e poi il cielo. I personaggi in primo piano sono due scudieri ed un dignitario chiaramente francese. Al centro della scena i due protagonisti: Iacomo ed il Re di Francia; dietro a loro armigeri francesi e servitori locali. Gli schemi compositivi usati sono simili ai precedenti: al centro i protagonisti, tutto intorno i comprimari ed il loro seguito. L’ambientazione è collocata a Sacile nello splendido giardino del palazzo dei Ragazzoni; sullo sfondo il brolo con i beni della terra. Mondanità, aristocrazia e vita quotidiana sono  sapientemente mescolati .

Anche se l’inquadramento architettonico è assai confuso, in questo comparto possiamo notare alcune novità; i servi ed i dignitari sono posti sullo stesso piano di rappresentazione poiché vicinissimi a Iacomo; subito dietro appaiono un dignitario ed un villano e più lontano un vigneto con grappoli d’uva.  (si sa che il giardino del palazzo era fornito di statue, fontane, piante e fiori di vario genere). Quindi in questo comparto si è voluto esprimere un significativo momento di radicamento locale e particolarismo regionale.

Da sottolineare che  il movimento di maniera delle grandi figure del primo piano, unito alla confusa impostazione della scatola prospettica (visibile soprattutto nella parte superiore dell’affresco) ci induce a ritenere che ci siano state pesanti manipolazioni riguardanti sia la parte architettonica che le figure.



Testi a cura di Anna Maria Coan e Liviana Covre, Foto di Silvio Vicenzi




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PALAZZO RAGAZZONI:  SALA DEGLI IMPERATORI - DAGLI AFFRESCHI ALLA STORIA