PALAZZO RAGAZZONI  IERI

Associazione Circolo della Cultura del Bello - Sacile - (Pordenone)

Ricostruzione del volume del Palazzo Ragazzoni così come poteva presentarsi all’epoca.


fotomontaggio di

Silvio Vicenzi

Viale Zancanaro visto dal sottoportico, a forma di botte del Palazzo Ragazzoni, Sacile 1908

Palazzo Ragazzoni come appariva dopo la demolizione delle mura, a destra la Torre dei Mori, Sacile 1910

Palazzo Ragazzoni visto dal sottoportico della Torre dei Mori, Sacile 1910

Nel riquadro: Palazzo Ragazzoni con il suo sottoportico sopra il quale si osserva la posizione della Cappella votiva oggi spostata all’interno. Sulla sinistra si intravvede il

Politeama Zancanaro, Sacile 1908

Parte della facciata di Palazzo Ragazzoni, vista da Viale Zancanaro, con la Cappella votiva, posta sopra l’arco, danneggiata.

Androne dell’ingresso del Palazzo Ragazzoni, 1934, Foto di Giulio Poletti e sopra come si presenta oggi.

Palazzo Ragazzoni in una rara vista aerea, Sacile ca.1930

Dai quaderni "I danni ai monumenti e alle opere d’arte delle Venezie nella Guerra mondiale 1915-1918" di Andrea Moschetti (1929). Egli così riferisce: << Lasciato in condizioni rovinose dagli ultimi proprietari e poi mantenuto disabitato dai successori, il tempo e l’invasione austriaca lo ridussero in uno stato veramente miserando. Già tutto quanto vi era di artistico era stato da tempo venduto, le statue e i busti della facciata e del Cortile d’ Onore  erano in gran parte mutilati.  Alcuni affreschi della gran Sala da ballo, di scuola tiepolesca, si trovano così sciupati, da non riuscir possibile, nei più, decifrarne il soggetto!

La Cappelletta del palazzo, perché prospettante la via d’accesso alla città d’onde scesero gli invasori, fu danneggiata dal cannone austriaco. Contiene però ancora, benché assai danneggiata, dei leggiadrissimi stucchi, che saranno restaurati. >>


Tuttavia quello che rimaneva costituiva un complesso di tanta imponenza e bellezza, da imporre, come dovere civico, il problema del restauro. Ciò poté avvenire solo quando il Comune ne divenne proprietario, come ricorda la lapide apposta nel 1934, nell’interno dell’edificio, a testimonianza della generosità della Sig. Lucia Lacchin Patrizio, sorella del Comm. Giuseppe Lacchin, ultimo proprietario del palazzo.

Da allora il Comune si propose  di mettere l’imponente edificio nelle sue fastose forme originali, sia sui saloni sontuosi, che  negli ingressi antichi sia di terra che di acqua. I lavori iniziarono nel 1932, sotto la direzione della Soprintendenza alle opere d’arte di Trieste e vennero eseguiti dall’Architetto Rupolo di Caneva.

L’edificio recuperò la sua originale monumentalità ed artistica bellezza.

Venne però sacrificata l’ala del palazzo comprendente la Cappella Gentilizia che correva verso Via Cavour (allora Borgo Ricco).

Il 14 marzo 1797 il palazzo ospitò Napoleone Bonaparte. Le cronache descrissero così l’avvenimento: la marcia era aperta dal Generale Bonaparte, che con superbo drappello di Ufficiali, precedeva l’esercito, guidato da Bernadotte magnificamente vestito in abito scarlatto con fascia celeste.  Seguiva la compagnia dei Dragoni e Cacciatori a Cavallo, indi tutte le altre brigate…. L’esercito stava avviandosi verso il Tagliamento”

L’esercito francese occupò Sacile il 13 marzo 1797, martedì 14 giunse di mattina il celebre Bonaparte con molta truppa; in questo giorno i Francesi si spinsero, con gli avamposti, fino a Pordenone.

Il Quartier generale fu stabilito a Sacile, il Palazzo Ragazzoni-Flangini servì ad alloggiare il Bonaparte con il suo Stato Maggiore.

Ala del Palazzo Ragazzoni e il suo sottoportico, poi abbattutta nel luglio 1932 per motivi di traffico. Alla sua sinistra il bellissimo

Palazzetto delle Poste e Telegrafi, Sacile 1906

Nel 1782, i Flangini ospitarono nel palazzo il Sommo Pontefice in viaggio per Vienna.  Arrivò a Sacile verso le ore 5 del pomeriggio del 12 marzo, dove, ben presto giunsero moltissimi Nobili e Patrizi Veneti e Friulani ed anche molto Popolo per vedere Sua Santità ed onorarlo.

Il Papa Pio VI, dopo aver ascoltato la messa nella Cappella si affacciò alla finestra che guardava verso Borgo Ricco (Via Cavour) e diede, dopo breve orazione, solenne benedizione a tutto il popolo corso a vederlo.

Lapide che ricorda la visita dell’imperatrice Maria d’Austria a Palazzo Ragazzoni.
Era posta sopra il portale della Torre dei Mori.


Figlia del divo Carlo V il più glorioso imperatore a memoria d’uomo

vedova di Massimiliano II Cesare invintissimo

madre dell’Imperatore Augusto II Re di Boemia e di Pannonia

recandosi dalla Germania in Spagna

presso il fratello Re Grandissimo

con il figlio Massimiliano Serenissimo Arciduca d’Austria

e con Margherita figlia graziosissima

di qui passando

da Sante Contarini pretore e prefetto

per ordine del Senato Veneto

con onori grandissimi fu ricevuta

il 20 settembre

e -fermatasi il giorno seguente- partì

il 22 settembre dell’anno del Signore 1581

Leggi anche il resoconto della visita dell’Imperatrice. Vai alla pagina...